Mar. Apr 22nd, 2025

A te, Papa Francesco, pastore di luce

In questo giorno colmo di commozione e gratitudine, sento il bisogno di affidare alla poesia il mio saluto più intimo e sincero a Papa Francesco. Con questi versi desidero rendere omaggio a un uomo che ha saputo farsi prossimo, fratello, luce.
Questa è la mia voce, fragile ma piena d’amore, per il pastore buono che ha lasciato un segno indelebile nella mia anima e nel cuore della Chiesa.
A lui dedico queste parole, nate dal silenzio e dalla fede, come un abbraccio che attraversa il cielo.

Poesia

“A te, Papa Francesco, pastore di luce”

Te ne sei andato piano, in silenzio e luce,
come chi sa che il tempo è dono e brezza.
Hai camminato in punta di piedi nel mondo,
ma con passi che hanno lasciato orme profonde.

Hai scelto il nome di chi sposa il cielo,
con mani nude e cuore spalancato.
Francesco, fratello di ogni creatura,
voce dei poveri, carezza degli ultimi.

Con lo sguardo mite hai sciolto le paure,
con parole lievi hai spostato i muri.
Hai parlato di pace mentre il mondo gridava,
hai fatto del Vangelo una casa abitata.

Sei stato padre senza salire troni,
ma chino sui volti, sulle ferite.
Hai amato una Chiesa non perfetta,
ma in cammino, stanca e bellissima.

Ora il cielo ti riaccoglie nel silenzio,
tra le stelle che cantano il bene fatto.
E noi, con gli occhi lucidi e la voce rotta,
ti diciamo grazie, con amore infinito.

Riposa in Dio, pastore buono.
Ci resterà il tuo sorriso,
ci guiderà la tua fede.
Ci mancherai… ma resterai.

Antonella

By G&A

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