Sab. Apr 19th, 2025

Il silenzio del Venerdì Santo

Nel cuore della Settimana Santa, il Venerdì Santo si impone come il giorno del silenzio e del dolore. È il giorno in cui, Gesù di Nazaret viene crocifisso: un uomo innocente che sceglie di donarsi completamente, fino alla fine, per amore dell’umanità.
La Croce, che per molti è simbolo di morte e sconfitta, diventa misteriosamente segno di speranza e di rinascita. Gesù non reagisce con odio, non risponde alle offese, non si difende. Si abbandona al disegno del Padre e perdona. Anche mentre soffre, ama.
In questo tempo così frenetico e confuso, il Venerdì Santo ci invita a fermarci. A guardare dentro noi stessi, a confrontarci con il dolore, con l’ingiustizia, ma anche con la capacità di amare fino in fondo. È un giorno che chiede silenzio, ascolto, riflessione. E forse anche lacrime.
Nelle chiese si celebrano riti antichi, le campane tacciono, gli altari si spogliano. Ma nei cuori può risuonare forte la domanda: cosa significa oggi portare la propria croce? E soprattutto: cosa possiamo imparare dalla Croce di Cristo?
Possiamo imparare che anche nel buio più profondo c’è una luce che non si spegne. Che la sofferenza, se vissuta con amore, può diventare forza. Che ogni gesto di perdono, di servizio, di dono gratuito è già resurrezione che inizia. Il Venerdì Santo ci ricorda che la morte non ha l’ultima parola. Che dietro ogni dolore si nasconde una promessa. E che, anche oggi, l’Amore può cambiare il mondo.

Venerdì Santo

Oggi il silenzio si fa preghiera,
il cielo si oscura e la terra trema.
Sul legno della croce, l’Amore si dona fino alla fine.
Gesù, innocente, inchiodato dal peccato del mondo,
ci guarda con occhi colmi di misericordia.

È un giorno di dolore, ma anche di speranza.
Nel sacrificio più grande si cela la promessa di vita.
Nel sangue versato, la sorgente della salvezza.
Nel buio del Golgota, una luce che non si spegnerà mai.

Signore, insegnaci ad amare come hai amato Tu,
a perdonare anche nel dolore,
a credere anche quando tutto sembra perduto.
Perché la Croce non è la fine,
ma l’inizio di un cammino che conduce alla Vita.

Antonella Sedda

By G&A

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