Mer. Apr 2nd, 2025

Catechesi: un cammino di fede, non solo un appuntamento da calendario

Oggi più che mai la catechesi rischia di essere vissuta come un impegno marginale, un’attività tra le tante, spesso subordinata allo sport, al doposcuola o ad altri corsi pomeridiani. Molti genitori portano con entusiasmo i loro figli a calcio, danza, musica, ma quando si parla di catechismo, tutto diventa più faticoso: è troppo tardi, troppo impegnativo, oppure semplicemente non prioritario. Eppure, il cammino della catechesi non è un semplice corso da frequentare, ma un percorso di crescita interiore, un’occasione per far sbocciare nei bambini il seme della fede, per aiutarli a scoprire il volto di un Dio che ama e accompagna la vita di ciascuno. C’è una tendenza sempre più diffusa a considerare la catechesi come un passaggio obbligato solo per arrivare ai sacramenti. Il rischio è che la Prima Comunione o la Cresima si riducano a eventi mondani, a una bella giornata da immortalare con le foto e da festeggiare al ristorante, mentre si dimentica l’essenza profonda di ciò che si celebra: l’incontro con Gesù, il dono dello Spirito, l’ingresso nella comunità cristiana.
E così, dopo la festa, tutto finisce. Le chiese tornano vuote, la messa domenicale resta un’eccezione, e quel seme che era stato seminato nel cuore del bambino rischia di non germogliare mai. È fondamentale che i genitori riscoprano il loro ruolo centrale nell’educazione alla fede. Non basta iscrivere i figli al catechismo: serve partecipazione, esempio, presenza viva. La fede non si insegna solo con le parole, ma si trasmette con la vita. Una preghiera insieme, una riflessione condivisa, una presenza costante alla messa, diventano strumenti potenti di testimonianza.
I sacramenti non sono traguardi da raggiungere, ma tappe di un cammino da vivere, da custodire, da alimentare ogni giorno. E questo cammino, per essere autentico, ha bisogno di genitori che non delegano, ma che camminano accanto ai figli, mano nella mano, cuore nel cuore, fede nella fede. Perché se il giorno della festa è importante, molto più importante è il percorso che conduce a quel giorno. E quando questo percorso è vissuto con consapevolezza, amore e verità, allora sì, la catechesi non sarà più un’attività da ultimo posto in agenda, ma diventerà un dono prezioso che arricchisce tutta la famiglia.

Antonella Sedda

By G&A

Related Post