“Nel pregare per lui, ci accorgiamo di come egli continui a confermare la nostra fede”. Lo afferma mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, in un’intervista al Sir, sottolineando il profondo legame tra Papa Francesco e il popolo della Chiesa.
“È stato un movimento spontaneo che ha coinvolto non solo le comunità ecclesiali, ma anche i singoli fedeli e tante persone che si avvicinano a noi, chiedendo notizie e volendo quasi che ci facessimo strumento della loro vicinanza al Santo Padre”.
Baturi evidenzia che l’affetto nei confronti del Pontefice nasce da una consapevolezza più profonda: “Il Papa ha un legame speciale con le Chiese in Italia, essendo vescovo di Roma e primate d’Italia. Ma c’è qualcosa di più profondo del semplice sentimento: emerge la consapevolezza della comunione cattolica che è con Pietro, il quale è chiamato a confermare nella fede e a presiedere la comunione nella carità”.
“Non è una mera emozione: è la coscienza del valore della sua persona per noi, in quanto uomo e in quanto Pietro”, sottolinea il segretario generale della Cei, spiegando che “è un affetto che si traduce in comunione, un segno della relazione viva tra il Papa e il popolo di Dio”.
Un aspetto che si lega anche al principio della corresponsabilità: “Il Papa ha sempre sottolineato, sin dalla prima sera del suo pontificato, che il popolo è affidato alla cura del pastore, così come il pastore deve affidarsi alla sollecitudine del popolo. È il popolo che ci sostiene, che ci fa stare in piedi”.
“La sua fragilità è illuminata dall’amore di Cristo”, aggiunge Baturi, parlando della testimonianza che Papa Francesco sta offrendo anche nel suo ricovero al Gemelli. “Il Papa non esita a parlare della sua debolezza, ma la sua fragilità è illuminata dall’amore di Cristo”.
Un segno evidente di questo, secondo l’arcivescovo, è la recente immagine diffusa dalla Sala stampa vaticana: “È un’immagine che suggerisce la sua posizione davanti al mistero della vita, della sofferenza, del dolore. Anche in questo modo continua a esercitare il suo ministero, continua a mandare messaggi forti e a guidare la Chiesa”.