La giornata delle Ceneri segna l’inizio di un tempo di riflessione profonda, di conversione e di rinnovamento interiore. È un momento in cui, con umiltà, ci lasciamo toccare dal mistero della nostra fragilità e finitudine, riconoscendo che “polvere siamo e in polvere ritorneremo”. Questo gesto antico e simbolico delle ceneri, posto sulla fronte o sul capo, ci invita a riorientare la nostra vita verso Dio, rinnovando la nostra fede e il nostro impegno di cristiani.
Le ceneri ci ricordano che siamo creature in cammino, non solo verso la croce, ma anche verso la resurrezione. È un richiamo potente alla precarietà della nostra esistenza terrena, ma al tempo stesso un invito a guardare oltre, a vivere ogni giorno come dono, orientando il cuore verso i valori eterni.
La Quaresima, che inizia con questa giornata, è un tempo di grazia per riscoprire la preghiera, il digiuno e la carità. È l’occasione per liberarci dal superfluo, per riconciliarci con Dio e con i fratelli, e per riscoprire la bellezza della vita vissuta alla luce del Vangelo.
In un mondo che spesso dimentica l’essenziale, le Ceneri ci richiamano all’umiltà e alla sobrietà. Non sono un simbolo di tristezza, ma un segno di speranza: ci ricordano che Dio, nella Sua infinita misericordia, può trasformare la nostra polvere in vita, la nostra fragilità in forza, e il nostro peccato in grazia.
In questo tempo quaresimale che si apre, lasciamoci guidare dalla Parola di Dio, apriamo il cuore alla conversione, e percorriamo il cammino verso la Pasqua con fede e fiducia. Le ceneri che riceviamo oggi non sono la fine, ma l’inizio di un viaggio verso la luce della resurrezione.
Antonella Sedda