Sab. Feb 1st, 2025

San Giovanni Bosco: un santo per i giovani, un esempio per tutti

Ieri, 31 gennaio, il mondo ha celebrato San Giovanni Bosco, il santo che dedicò la vita ai giovani, offrendo loro istruzione, amore e speranza in un’epoca in cui molti erano abbandonati a se stessi.
Durante un mio viaggio a Torino, ho avuto il privilegio di visitare la casa in cui nacque e crebbe Don Bosco. Camminando tra quelle stanze semplici, immerse nel silenzio della campagna piemontese, ho immaginato il piccolo Giovanni, orfano di padre, crescere tra sacrifici e sogni, sorretto dalla fede e dall’amore della madre, Mamma Margherita. Ho pensato a quel bambino che, pur vivendo nella povertà, sentiva nel cuore il desiderio di aiutare gli altri. Ma è stato a Torino che la sua missione si è concretizzata. Nella città travolta dalla rivoluzione industriale, tra fabbriche e condizioni di vita difficili, Don Bosco incontrò ragazzi poveri, senza famiglia, costretti a lavorare in condizioni disumane. Anziché giudicarli, li accolse. Li ascoltò. Li educò con il suo metodo basato su ragione, religione e amorevolezza, convinto che “l’educazione è cosa di cuore”. Uno degli episodi che mi ha colpito di più è quello del giovane Bartolomeo Garelli, un ragazzo orfano che lavorava come muratore e non sapeva né leggere né scrivere. Quando Don Bosco lo incontrò, gli chiese se sapesse fischiare. Bartolomeo rispose di sì. “Allora possiamo diventare amici”, gli disse il sacerdote con un sorriso. Fu il primo di migliaia di ragazzi che trovarono in lui un padre, un maestro e una guida.


Visitando Valdocco, il quartiere dove Don Bosco fondò il primo oratorio, ho sentito ancora viva la sua eredità. La Basilica di Maria Ausiliatrice, che lui stesso volle costruire, è un luogo che trasmette forza e speranza. Qui riposano le sue spoglie e quelle di San Domenico Savio, il giovane santo da lui educato. Come insegnante, non ho potuto fare a meno di riflettere sul suo metodo educativo e sulla sua attualità. Anche oggi, nelle nostre scuole, incontriamo bambini che hanno bisogno di essere compresi, guidati e incoraggiati. La dolcezza, la pazienza e la fermezza che Don Bosco insegnava ai suoi educatori restano principi fondamentali per chi si prende cura dei più piccoli.


Il suo insegnamento non si è fermato con lui. Gli oratori salesiani, sparsi in tutta Italia e nel mondo, continuano ad accogliere e formare giovani con attività educative, sportive e di solidarietà. Anche in Sardegna, molte comunità salesiane portano avanti il suo sogno, dimostrando che la sua eredità è più viva che mai.


San Giovanni Bosco ci ricorda che ogni giovane ha un potenziale da far fiorire, e che il compito di un educatore non è solo insegnare, ma soprattutto credere nei ragazzi, offrendo loro opportunità e fiducia. Oggi, più che mai, il suo messaggio risuona forte: “Camminate con i piedi per terra e con lo sguardo rivolto al cielo”.

Voglio condividere con voi, cari lettori, le immagini della casa di San Giovanni Bosco che ho scattato durante il mio viaggio. Spero che possano emozionarvi e farci sentire più vicini alla sua storia, ai luoghi dove tutto è iniziato, dove un sogno di speranza e amore per i giovani ha preso vita. Ogni angolo di quella casa parla di dedizione, sacrificio e fede, e ci ricorda che l’educazione è la chiave L’educazione è la chiave per aprire le porte del futuro e per costruire una società più consapevole e, responsabile .
Antonella Sedda

By G&A

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