Scritta in occasione della Giornata della Memoria, “Echi di Memoria” è una poesia che invita a riflettere sull’importanza del ricordo come atto di testimonianza e responsabilità. Con versi delicati e profondi, si dà voce a un passato che non deve essere dimenticato, un passato fatto di volti, storie e vite intrecciate nel dolore, ma anche di coraggio e speranza.
Attraverso immagini poetiche, la poesia ci guida in un viaggio emozionale, dove il silenzio e la nebbia diventano metafore della perdita, ma anche della necessità di mantenere viva la memoria. È un monito a non lasciare che il tempo sbiadisca ciò che deve essere custodito: il ricordo di chi ha sofferto, di chi ha resistito, di chi ci ha insegnato che, anche nel buio più profondo, può brillare una luce di speranza.
Questa poesia in questa “Giornata della memoria” rende omaggio a tutte le vittime delle atrocità del passato, affinché la memoria diventi una luce che illumina il nostro presente e guida le future generazioni verso un mondo di consapevolezza e pace.
Echi di Memoria
Nel silenzio di un giorno d’inverno, s’innalzano voci dal passato, ricordi scolpiti nel tempo, che il vento porta con sé.
Volti sfumati nella nebbia, occhi che scrutano l’orizzonte, mani intrecciate nel dolore, cuori che battono all’unisono.
Il cielo grigio osserva muto, mentre la terra custodisce segreti, storie di coraggio e speranza, di anime che non conoscono oblio.
Nel riflesso di un raggio di sole, rivivono frammenti di vita, per ricordarci che nel buio brilla sempre una luce di memoria.
Antonella Sedda