Ven. Gen 31st, 2025

Giubileo del Mondo della Comunicazione: speranza, autenticità e dialogo universale

Giornalisti da tutto il mondo, provenienti da 138 nazioni, si sono ritrovati a Roma per il Giubileo del Mondo della Comunicazione, il primo grande evento del Giubileo 2025. Una quattro giorni di dibattiti e preghiera incentrata sul tema “Comunicare la speranza”.

Nella VI Domenica della Parola di Dio, che ha concluso il Giubileo del Mondo della Comunicazione, Papa Francesco ha ricordato che il Vangelo è una “Parola viva e certa che non delude mai” e che “Gesù ci libera da ogni catena interiore”, aprendoci gli “occhi del cuore”, spesso “abbagliati dal fascino del potere e della vanità che rendono invisibili i deboli e i sofferenti”. Durante la celebrazione è stato conferito il ministero del lettorato a 40 laici provenienti da diversi Paesi, un segno dell’universalità e della forza della Parola di Dio.

Tra i principali momenti, quello di ieri mattina con il passaggio attraverso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, simbolo di riconciliazione e apertura alla grazia divina. Successivamente, nell’Aula Paolo VI, si è svolto l’incontro con Papa Francesco. Pur avendo preparato un testo scritto per l’occasione, il Santo Padre ha preferito parlare a braccio, scherzando con i presenti: “Nove pagine sarebbero una tortura”. Il Papa ha poi aggiunto: “Comunicare è quello che fa Dio, con il Figlio e lo Spirito Santo. È una cosa divina, un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa”. Tuttavia, ha sottolineato, si può costruire solo se si è autentici: “Io dico le cose vere, ma tu sei vero? Non solo nelle parole, ma anche nel tuo interiore, nella tua vita”. Nel testo scritto, consegnato ma non letto, il Pontefice ha invitato i giornalisti a passare da uno “storytelling” a un “hopetelling”, trasformando la narrazione in un veicolo di speranza.

Nel corso della mattinata, la giornalista Maria Ressa, premio Nobel per la Pace, ha offerto una visione lucida e appassionata sulla speranza, definendola come “un antidoto a molti dei nostri problemi di oggi” e sottolineando che “il dolore di uno è il dolore di tutti”. Ressa ha proposto quattro consigli concreti per affrontare le sfide contemporanee: collaborare per superare le divisioni sociali, dire la verità con chiarezza morale, proteggere i più vulnerabili e riconoscere il proprio potere per costruire una pace collettiva.

Lo scrittore irlandese Colum McCann ha invece riflettuto sul potere delle storie di connettere le persone e trasformare il mondo. “Questo cambiamento inizia nelle nostre aule, perché ciò che accade nelle aule scolastiche accade per il resto della nostra vita”, ha affermato. McCann ha invitato a riconoscere la comune umanità attraverso narrazioni che possano unire anche chi è diviso da confini o differenze profonde.

Dopo gli interventi, introdotti dal giornalista Mario Calabresi, la giornata è culminata con il concerto del maestro Uto Ughi, che con la sua arte ha trasformato il messaggio della giornata in musica e bellezza.

Il giorno precedente, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, i partecipanti hanno preso parte alla celebrazione penitenziale in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Per l’occasione, è stata esposta la reliquia del cuore del santo, offrendo ai presenti un momento di profonda riflessione sul valore della comunicazione come veicolo di speranza e solidarietà.

Tra gli altri appuntamenti, anche l’incontro nella Basilica di Santa Maria in Trastevere tra il Cardinale Matteo Maria Zuppi e il giornalista Ferruccio De Bortoli, che hanno offerto una riflessione sul ruolo della comunicazione nel costruire ponti di pace in un mondo frammentato.

By G&A

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