I rappresentanti delle confraternite della diocesi si sono riuniti a Tempio Pausania rispondendo all’invito di don Roberto Anversano, nominato neo cappellano delle confraternite dal vescovo mons. Roberto Fornaciari al posto di don Efisio Coni.
“Occorre capire – ha esordito don Roberto – sempre più l’importanza del compito e del servizio pastorale che rendete come confraternite nelle comunità in cui siete inseriti, ma allo stesso tempo occorre maturare una vera e viva coscienza di appartenenza alla Chiesa”.
Da più parti e da tempo si sentiva davvero la necessità di un confronto fra le varie realtà, ognuna con la sua storia. Di certo il confronto sarà ancora più costruttivo e positivo quando tutte le varie confraternite saranno presenti. Su questa strada si deve proseguire ed un po’ tutti dovranno sforzarsi di trovare per il futuro una data ed un orario accessibile ai più.
Per motivare nel giusto senso l’adesione ed il sacrificio che l’appartenenza ad una confraternita comporta, don Roberto ha fatto riferimento ad alcuni passi del decreto conciliare Apostolicam Actuositatem sull’apostolato dei laici e ad alcuni passi della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, presi dalla lettura della messa domenicale, sui diversi carismi e ministeri presenti nella Chiesa e sulla responsabilità che il laico ha. Chi fa parte di una precisa realtà “non può accontentarsi di vestire un saio ed una cappa in certe occasioni, ma occorre richiamare le ragioni del nostro aderire alla confraternita e capire che quella dei confratelli deve essere sempre più una cosciente adesione di fede”.
Don Roberto ha chiesto ad ogni realtà presente di accennare alla sua storia, al suo impegno in parrocchia, e così ogni confraternita si è presentata. Una considerazione finale comune c’è stata: è difficile coinvolgere i giovani. Ed è qualcosa che deve interrogare tutti.
Da parte di don Roberto l’assicurazione che in futuro ci saranno alcuni incontri di formazione e confronto. Per quest’anno di Giubileo si punta ad una Via Crucis delle confraternite un mercoledì di marzo a Tempio e ad aderire ad alcune iniziative giubilari della diocesi. Alla fine si è chiesto ad ogni realtà di essere presenti a questi incontri, pur sapendo che non è facile trovare la giornata e l’orario comodo per tutti. Ma di certo non si può procedere in futuro con ogni confraternita chiusa nel suo particolare.
Pietro Zannoni