Nonostante la pioggia intermittente, la festa in onore di Sant’Antonio Abate si è svolta a Olbia con grande partecipazione, regalando momenti intensi di fede e convivialità.
La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa, presieduta da don Theron Casula nella chiesa di San Michele Arcangelo, accompagnata dai canti del coro Sos Astores. Al termine della funzione, i fedeli si sono radunati nella piazza antistante per assistere alla tradizionale benedizione degli animali, simbolo della protezione del Santo per il mondo rurale e gli esseri viventi.
Subito dopo, come da tradizione, sono state distribuite ceste di pane benedetto, un gesto carico di significato che ha unito la comunità in un momento di condivisione.
Nel pomeriggio, i festeggiamenti sono proseguiti con una suggestiva processione in onore del Santo, partita dal quartiere Isticadeddu e snodatasi lungo le vie del quartiere. Numerosi fedeli, accompagnati da bandiere votive, hanno seguito il simulacro di Sant’Antonio Abate, trasportato sul tradizionale carro a buoi proveniente da Orotelli. La processione è stata arricchita dalla presenza del gruppo folk di Olbia e Orotelli, dalla banda musicale Mibelli di Olbia e dalle maschere dei Thurpos di Orotelli, che hanno aggiunto un tocco di tradizione e folclore alla manifestazione.
Verso le 18:00, il corteo è giunto nel piazzale della chiesa di San Michele Arcangelo, dove un folto gruppo di persone attendeva l’arrivo del Santo. Qui si è tenuto il momento più simbolico della festa: l’accensione del fuoco benedetto da don Theron. Il fuoco di Sant’Antonio, segno di purificazione e protezione, ha illuminato la serata, creando un’atmosfera di raccoglimento e gioia.
A completare la celebrazione, sono stati offerti dolci tradizionali a tutti i presenti, un gesto che ha rafforzato lo spirito di comunità. La serata si è poi conclusa con l’esibizione di un gruppo musicale, chiudendo in allegria una giornata ricca di significato.
Questa festa, caratterizzata da un programma ben articolato, ha dimostrato ancora una volta quanto sia forte il legame tra la comunità olbiese e le sue tradizioni. Le celebrazioni hanno ricordato a tutti il valore della fede autentica, capace di illuminare i cuori come il fuoco benedetto, riscaldando l’anima e rinnovando lo spirito comunitario.