Sab. Feb 1st, 2025

Don Antonio: “Per cambiare la sostanza delle cose, fate quello che Egli vi dirà”

Domenica 19 gennaio 2025

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.

Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto”. Ed essi gliene portarono.

Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”.

Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

La Liturgia riordina il nostro sapere sparso. Già il sei di gennaio ci eravamo detti che, dopo Natale, inizia un momento epifanico: Magi, Battesimo, inizio pubblico della forza Messianica di Gesù, Cana di Galilea, oggi.

La pericope evangelica porterebbe a molte considerazioni. Cerchiamo di stare nella sostanza stretta del nostro percorso. Ogni Manifestazione dà un’indicazione: Magi – messaggio universale di salvezza con tre segni “parlanti”; Battesimo – inizio pubblico della Nuova Alleanza, parla il Padre. Cana, inizio pubblico della forza Messianica, parla Maria: per cambiare la sostanza delle cose dovete “fare quello che Egli vi dirà”.

Il cristianesimo, come preavvisato dal Signore stesso, è per semplici, cioè non per polemici. Semplice non sta a dire tonto, ma con una psicologia lineare. Ed è fatto di ascolto, preghiera, riflessione e risposta missionaria: fare! Sarà complicato per chi non intuisce il suo meccanismo progressivo ed educativo ad umanizzarsi, a prendere dall’alto per dare in basso. Solo così guadagniamo vette. Babele fu già bocciata, non si conquista l’universo per superbia autoreferenziale, ma per osservazione pacificata dei segni di bontà, che erano chiamati: “mirabilia Dei”.

Don Antonio Tamponi

By G&A

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