Oggi, nella ricorrenza del Battesimo del Signore, il parroco della primaziale di San Paolo Apostolo di Olbia, don Gianni Satta, ha indirizzato una lettera alla comunità parrocchiale e alla Confraternita di Santa Croce.
A causa di una salute cagionevole, che lo tiene lontano dalla parrocchia, don Gianni ha voluto comunque far sentire la sua vicinanza, condividendo un messaggio di fede e speranza. Nelle sue parole, un invito a vivere con maturità e responsabilità il cammino comunitario e a prepararsi spiritualmente alla festa patronale, mettendo al centro l’unità, la preghiera e la riconciliazione come segni autentici di una testimonianza cristiana vissuta con sincerità.
Don Gianni, in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio, ha inoltre sottolineato il valore del legame ecumenico con la Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, ospitata nella stessa comunità, richiamando alla preghiera e al dialogo come strumenti di comunione.
Qui di seguito la lettera di don Gianni alla comunità.
Buona Domenica alla comunità parrocchiale e alla confraternita di Santa Croce in San Paolo Apostolo.
Mi auguro che il cammino scorra sereno e pienamente comunitario nella medesima fede e nella partecipazione comune nella celebrazione dei santi misteri, dell’Eucaristia e della preghiera. Come d’altra parte nella partecipazione matura responsabile matura agli incontri confraternali.
Siamo vicini alla festa patronale di San Paolo, aperta il 18 con la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, preghiamo dietro l’invito de Signore: ut unum sint, che siano una cosa sola. La vera testimonianza cristiana è l’unità. Bandiamo le divisioni le invidie le gelosie le maldicenze le asperità e tutto quello che infrange il dono della pace del Signore. La vita cristiana è una cosa viva, seria, bella: essere stati riconciliati con Dio e con i fratelli. L’augurio di una preparazione spirituale personale e comunitaria è l’autentica testimonianza della fede nel Signore e la vita concreta della comunità credente.
Non dimentichiamolo siamo speciali, per tante ragioni, una non ultima, ospitiamo la chiesa sorella ortodossa del Patriarcato di Mosca alla quale ci lega la medesima fede, i sacramenti seppure viviamo non in piena comunione alla mensa eucaristica. La preghiera l’amicizia la testimonianza sono gli strumenti veri per aprire non solo le porte della nostra casa ma del cuore al Signore. Che il Signore porti a compimento con il dono del suo Spirito la sua azione di benevolenza di gioia e di pace.
Oso chiedere una preghiera per chi soffre, nel corpo e nello spirito, perché dalle ferite scaturisca il dono della compassione della tenerezza e della condivisione.
Con affetto il vostro parroco don Gianni