Gio. Gen 9th, 2025

Sinodo, avviata la fase profetica per tracciare il futuro della Chiesa

Con la riunione della Commissione Sinodale Diocesana tenutasi il 3 gennaio a Tempio presso i locali del Seminario, la fase profetica del Sinodo è entrata nel vivo: dopo un tempo di ascolto e poi di riflessione si è arrivati al momento “propositivo”, nel quale individuare le linee di azione concreta per realizzare quanto emerso dall’ascolto e dalla riflessione. L’Instrumentum laboris pervenuto alle Diocesi costituirà il filo conduttore su cui sviluppare questa fase profetica: composto da 17 schede su temi di lavoro specifici, aiuterà ogni diocesi nella formulazione delle proposte concrete che andranno a costituire le Proposizioni che verranno discusse nella II Assemblea Sinodale Nazionale a Roma (31 marzo-3 aprile). Le Proposizioni andranno poi discusse e votate dai Vescovi nella prossima Assemblea della CEI (26-29 maggio 2025), dalla quale scaturiranno gli orientamenti pastorali per la Chiesa Italiana nei prossimi anni.

Un percorso che sembra complesso e difficile da comprendere e che molti ancora non hanno recepito nella sua importanza e nella sua novità: infatti si tratta di un profondo cambiamento di metodo all’interno della Chiesa Cattolica, che si base sul coinvolgimento di tutti i credenti in un cammino comune (fare sinodo significa camminare insieme), tenendo conto delle istanze e delle esigenze di tutti. Ma questo lavoro “profetico” servirà anche per avviare e dare concretezza ad un progetto pastorale diocesano da realizzare nei prossimi anni: in questa fase cioè lavoriamo per contribuire agli orientamenti generali della Chiesa Italiana ma anche per delineare il cammino per le nostre comunità, con le loro specifiche esigenze e peculiarità.

In questa fase profetica come diocesi siamo chiamati a riflettere e avanzare proposte attraverso gli organismi di consultazione diocesana (in particolare la Commissione Sinodale, che oggi ha avviato il proprio lavoro, il Consiglio presbiterale, il Consiglio diocesano per gli affari economici) e gli altri Uffici pastorali della diocesi, alcuni dei quali di recente riorganizzazione (Catechesi, Pastorale dei giovani, Ufficio Scuola, Pastorale sociale, Pastorale della Famiglia, Pastorale della Salute): ad ognuno di questi organismi verrà consegnata una scheda di lavoro pertinente al proprio ambito.

A titolo di esempio alla Commissione Diocesana appena riunitasi sono state attribuite le schede N° 5 (Centralità e riconoscimento di ogni persona e accompagnamento personale) e N°7 ( Formazione sinodale, comunitaria e condivisa), che affidano alla Commissione temi generali e trasversali rispetto agli altri più specifici, come quello della scheda N°17 (Il rinnovamento della gestione economica dei beni) affidato al Consiglio Diocesano degli Affari Economici o quello della scheda N°14 (Gli organismi di partecipazione), affidato al Consiglio Presbiterale. Temi generali che però sono importanti in quanto espressione dell’intera Chiesa diocesana e collante tra le istanze specifiche.

Sarà un periodo breve ma intenso di lavoro che però potrà portare nel tempo i suoi frutti: è stato sottolineato come talvolta ci sia del disinteresse e scarsa comprensione di questo momento importante della nostra vita comunitaria. L’invito è pertanto quello di lasciarsi coinvolgere senza timore di “camminare insieme” per le strade, spesso nuove, che lo Spirito ci invita a percorrere.

Franco Pala

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