Ven. Dic 27th, 2024

“La luce di Natale squarcia le tenebre”: il messaggio del Vescovo Fornaciari nella Notte Santa

Nel silenzio di una notte santa, i fedeli di Tempio Pausania si sono riuniti alle 23:30 nella Cattedrale di San Pietro Apostolo per attendere in preghiera la nascita del Salvatore. A presiedere la celebrazione è stato il Vescovo Roberto Fornaciari, affiancato dai parroci Don Efisio Coni e Don Cesare Nicolai, dai sacerdoti della città don Edgar Squire e don Oscar Herbandez, il diacono Giovanni Sorba e dai ministranti. Ad animare la liturgia il coro polifonico San Pietro apostolo.

Le celebrazioni sono iniziate con l’Ufficio delle Letture, con la proclamazione dei Salmi e un testo tratto dalle omelie di San Leone Magno, che ha offerto una meditazione sul mistero dell’Incarnazione. Le parole del grande Papa del V secolo hanno guidato i fedeli nella contemplazione della grandezza dell’evento che ha cambiato la storia dell’umanità, sottolineando l’umiltà e l’amore di Dio nel farsi uomo. Dopo la proclamazione della Calenda, l’annuncio solenne della nascita di Cristo, seguito dall’accensione delle luci e dal canto del Gloria in Excelsis Deo, la celebrazione è proseguita con la Santa Messa.

Durante l’omelia, prendendo le mosse dal profeta Isaia, il Vescovo ha sottolineato come il messaggio di luce che squarcia le tenebre, annunciato nell’Antico Testamento, trovi il suo compimento nella nascita di Cristo: «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce». Isaia descriveva una situazione di oppressione e umiliazione del regno di Israele, una condizione che, secondo il Vescovo, risuona anche oggi in un mondo segnato da conflitti, ingiustizie economiche e sofferenze quotidiane.

Le “tenebre” non sono solo quelle delle guerre e delle ingiustizie globali, ha spiegato Mons. Fornaciari, ma anche quelle che affliggono la vita quotidiana: malattie, dolori, difficoltà familiari ed economiche. Tuttavia, il Natale porta con sé la promessa di una luce capace di risollevare e dare speranza: «Una luce rifulse», ha ricordato il Vescovo, facendo eco alle parole di Isaia.

Al centro dell’omelia, l’immagine del Bambino nella mangiatoia, segno della fragilità umana ma anche della potenza di Dio che si manifesta nella semplicità e nell’umiltà. «Questo bambino è il principe della pace», ha detto il Vescovo, evidenziando come la nascita di Gesù apra un orizzonte nuovo per l’umanità, un mondo in cui odio e violenza lasciano spazio alla pace e alla riconciliazione.

Mons. Fornaciari ha richiamato l’attenzione sulla profondità del mistero dell’Incarnazione: Dio ha scelto di abitare in mezzo a noi non come un sovrano potente, ma come un uomo tra gli uomini. «La luce che ci dona non è per fuggire dalla storia, ma per salvare questa storia», ha affermato, sottolineando come l’amore e l’umiltà di Cristo siano un modello per ciascuno di noi.

Infine, il Vescovo ha rivolto ai fedeli un invito a lasciarsi illuminare dalla luce di Natale, a vivere con sobrietà e giustizia e a portare speranza nel quotidiano: «Una luce, anche solo una fiammella, può attraversare le tenebre», ha detto, spronando tutti a essere testimoni di pace e amore nel mondo.

L’omelia si è conclusa con un messaggio di incoraggiamento: «Accogliamo questa luce, lasciamola crescere in noi. Camminiamo sulle orme di Cristo per trasformare il buio della nostra vita in una storia di speranza e rinascita».

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