La qualità del Made in Italy si riflette nella ricerca attenta delle materie prime, nella cura delle produzioni, nella certificazione e tracciabilità dei prodotti, e nel riconoscimento del valore aggiunto che solo l’artigianalità sa esprimere. Questo è il significato profondo racchiuso nella statuina donata al Vescovo della Diocesi di Tempio-Ampurias, Monsignor Roberto Fornaciari, da Marina Manconi e Federico Fadda, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Gallura, e da Ermanno Mazzetti, Marco Marrone ed Enrico Pischedda, rispettivamente Direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Segretario Territoriale Coldiretti Olbia e Segretario Territoriale Coldiretti Tempio Pausania.
Come negli anni precedenti, la figura del Presepe 2024 si inserisce nel progetto pluriennale nazionale promosso da Confartigianato e Coldiretti, in collaborazione con Symbola. Il progetto mira a valorizzare la tradizione presepiale attraverso la consegna di una statuina ai Vescovi delle Diocesi italiane, con l’obiettivo di arricchire ogni anno il presepe con figure che rappresentino il presente e il futuro. Per il 2024, l’opera pone l’accento sull’intelligenza creativa, sull’attenzione e sulla cura che artigiani e produttori riversano nelle loro creazioni.
“Anche quest’anno la statuina del presepe rappresenta una professione a noi vicina e di grande importanza – hanno spiegato Ermanno Mazzetti, Marco Marrone ed Enrico Pischedda di Coldiretti Gallura. – Come agricoltori, conosciamo bene il valore delle nostre produzioni locali e la necessità di difenderle da abusi, sofisticazioni e fenomeni di italian sounding, tutelando così le imprese nazionali e la salute dei consumatori.”
“Il Presepe è una tradizione profondamente sentita – hanno aggiunto Marina Manconi e Federico Fadda di Confartigianato Gallura. – La scelta di arricchirlo ogni anno con un messaggio forte, veicolato attraverso le Diocesi, ci permette di valorizzare il lavoro artigiano. La statuina non è solo il frutto della maestria artigiana, ma incarna il senso di cura e attenzione che mettiamo ogni giorno nei nostri prodotti e servizi.”
Monsignor Fornaciari ha espresso grande apprezzamento per questo gesto, che unisce devozione e promozione dei valori del lavoro, sottolineando il contributo concreto degli imprenditori alla costruzione di un’economia a misura d’uomo.
Il Presepe, simbolo di speranza e serenità anche nei momenti più difficili, rappresenta la “Buona Novella” che diventa presente. È un richiamo alla rinascita, alla vicinanza alle persone e al territorio, e all’inclusione. Nel corso degli anni, le statuine hanno raccontato storie significative: un’infermiera nel 2020, un imprenditore digitale nel 2021, una florovivaista nel 2022 e, nel 2023, un maestro imprenditore con il suo apprendista, emblema della trasmissione del sapere attraverso le generazioni.