La Congregazione Missionaria Figlie di Gesù Crocifisso si prepara a celebrare un evento di straordinaria importanza: il Centenario di Fondazione, che segna cento anni di servizio, spiritualità e dedizione alla Chiesa e alla missione salvifica di Gesù Crocifisso. L’apertura ufficiale dell’anno centenario si terrà l’8 dicembre 2024, nella Solennità dell’Immacolata Concezione, alle ore 17 nella Cattedrale di San Pietro Apostolo di Tempio Pausania.
La celebrazione sarà presieduta dal vescovo mons. Roberto Fornaciari, che dichiarerà ufficialmente aperto l’anno centenario durante una solenne Celebrazione Eucaristica. Nel corso della celebrazione ci sarà la Professione Perpetua di undici suore della missione africana della Congregazione: Sr. Angele Maboso, Sr. Blandine Zabili, Sr. Faustine Nyaeta, Sr. Florence Maso, Sr. Germaine Kofio, Sr. Irene Moiya, Sr. Justine Sambo, Sr. Marguerite Liswene, Sr. Nicole Ndeafu, Sr. Pascaline Basela e Sr. Sandrine Moliki. Le religiose emetteranno la loro professione nelle mani della Superiora Generale, Suor Feliciana Moro.
Un secolo di storia e missione
Fondata l’8 dicembre 1925 per iniziativa del Vescovo diocesano Mons. Albino Morera, la Congregazione nacque con la missione di diffondere la spiritualità di Gesù Crocifisso e sostenere la santità dei sacerdoti attraverso l’evangelizzazione e la carità. L’anniversario rappresenta un momento di memoria e gratitudine per il carisma ricevuto dal Servo di Dio Salvatore Vico, fondatore spirituale della Congregazione.
In una lettera rivolta a benefattori, amici e familiari, Suor Feliciana Moro, madre generale della Congregazione, ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento, invitando tutti a unirsi alla celebrazione come segno di sostegno e partecipazione al cammino di fede e profezia che la Congregazione porta avanti.
Uno sguardo al futuro
Il centenario non è solo un’occasione per guardare al passato, ma anche per proiettarsi nel futuro, accogliendo le sfide di un mondo in continuo cambiamento con lo spirito e la forza della missione originaria. Come ricordato dalla Superiora Generale, il momento è carico di “incognite e gioie incompiute, ma attraversato dal brivido dello Spirito che ci chiama a camminare insieme”.
La Congregazione invita tutti a partecipare alla celebrazione, per condividere un momento di preghiera e rinnovare la fiducia nel progetto di Dio.