Dal 15 al 17 novembre, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, si è svolta la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, un evento storico che ha riunito mille delegati provenienti da tutte le diocesi italiane, inclusi i rappresentanti della Sardegna. Per la diocesi di Tempio-Ampurias, erano presenti mons. Roberto Fornaciari, vescovo di Tempio-Ampurias, don Mirco Barone, don Paolo Pala e Assuntina Soi, che hanno avuto l’onore e la responsabilità di rappresentare la comunità diocesana.
Don Paolo Pala, segretario del Sinodo diocesano, condivide qui la sua esperienza, raccontando l’organizzazione impeccabile dell’evento, il ricco lavoro svolto sui Lineamenti sinodali e il clima di comunione e partecipazione tra cardinali, vescovi, sacerdoti, laici e giovani. Un momento di grande arricchimento per i partecipanti, ma anche per l’intera diocesi, che è chiamata a far proprio questo spirito di condivisione e riflessione. Di seguito, la sua testimonianza.
La CEI ha dato il meglio di sé. Tutto era organizzato alla perfezione. Dalla gestione dei tavoli, ai pasti, alle navette per il trasporto, ai bagagli, sino al coordinamento di 1100 computer in un’unica sala ricavata all’interno della Basilica.
I tavoli di lavoro (110 suddivisi secondo 17 temi di riflessione) sono stati tutti animati e variegati per la provenienza e la condizione dei partecipanti. Non c’era alcuna differenza reverenziale tra cardinali, vescovi, preti, laici, anziani, giovani, docenti universitari o animatori di ACR, giornalisti o religiose impegnate nella frontiere della carità. La liturgia curatissima e i padroni di casa, i monaci benedettini, accoglienti e raffinati. Lo scopo era quello di emendare i Lineamenti sinodali per elaborare l’Instrumentum laboris che sarà consegnato per il lavoro a tutte le Diocesi italiane. Il testo (ed è stato ‘massacrato’ da numerosissimi aggiustamenti e correzioni) sarà consegnato intorno al 9 dicembre. Noi, il Vescovo, don Mirco, Tina Soi ed il sottoscritto, rientriamo arricchiti e consapevoli che questa ricchezza è rappresentativa di tutti voi e di tutta la nostra Diocesi che abbiamo avuto l’onore e la responsabilità di rappresentare. Quindi non possiamo non condividerla, soprattutto con i pastori delle Comunità che costituiscono il tessuto vivo e vivace della nostra Diocesi…
Don Paolo Pala