Gio. Nov 21st, 2024

Aumenta la povertà in Sardegna, più richieste di aiuto e disagi per le famiglie

In Sardegna, la povertà assoluta è in crescita e sempre più persone si trovano in situazioni di difficoltà economica, come evidenzia il 19° rapporto su povertà ed esclusione sociale di Caritas Sardegna, presentato questa mattina dalla delegazione regionale guidata da don Marco Statzu, direttore della Caritas della diocesi di Ales-Terralba.

A causare questo fenomeno sono soprattutto l’aumento dei prezzi e la conseguente perdita di potere d’acquisto delle famiglie, che incidono sui consumi alimentari, sulle spese per utenze e sugli affitti.

«La situazione ha un prima e un dopo», rivela Raffaele Callia, curatore del rapporto. «Il primo – evidenzia Callia – potrebbe essere il pre-pandemia, in cui si registrava certamente una condizione di difficoltà, acuita nel 2020 e poi leggermente migliorata nei due anni successivi. L’anno scorso invece si registra una crescita di persone che hanno chiesto aiuto ai nostri servizi. Sono quasi 12 mila persone ed è un dato storico, non abbiamo avuto un livello così elevato di persone che chiedono aiuto».

Per una famiglia composta da due adulti e un figlio minore, la soglia di povertà assoluta nel 2023 variava tra 1.475,85 euro mensili nei piccoli comuni e 1.586,76 euro nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari. Le famiglie in difficoltà rappresentano il 15,9% del totale nell’isola, con circa 118.000 nuclei familiari colpiti. Le richieste di assistenza alla Caritas hanno raggiunto quota 58.818, in aumento rispetto ai 47.297 casi del 2022 e ai 38.736 del periodo pre-pandemico. Le richieste più frequenti riguardano pasti, viveri, prodotti per l’igiene e per neonati, affitti e utenze.

Nel 2023, i Centri di ascolto della Caritas hanno assistito 10.919 persone, il 67,8% delle quali italiane, con un incremento del 14,3% rispetto al 2022. Molti richiedenti hanno un basso livello di istruzione e una condizione abitativa precaria. La maggioranza vive con familiari, ma il 5,8% è senza un domicilio stabile. La disoccupazione e il lavoro precario sono le cause principali del disagio economico: il 49% delle persone si trova senza occupazione, spesso a causa della conclusione di rapporti di lavoro a termine.

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