(di Claudio Ronchi) – Una commemorazione dei defunti che, come è tradizione a La Maddalena, ha visto la partecipazione della comunità civile e di quella militare. Alla Messa il parroco, don Umberto Deriu (concelebrata dal parroco emerito, Domenico Degortes, e dal vicario, don Adolph Msuya), ha osservato come in cimitero ci fossero lacrime e fiori; “ma le lacrime si asciugano, i fiori si seccano, le preghiere invece rimangono”.
Questa è una giornata “di mestizia, di dolore, ma soprattutto di speranza e di fiducia”, ha affermato. Noi, come credenti, “dobbiamo ricordare la parola ‘risurrezione’ che è la parola finale”. Don Umberto ha, quindi, rammentato ai fedeli presenti la caducità della vita terrena ripetendo la biblica frase: “Uomo ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai!” e chiedendo al Signore “la forza per aumentare la nostra fede, la nostra speranza in Lui e di aumentare la nostra testimonianza di carità verso i nostri fratelli, soprattutto verso quelli più bisognosi”.
La Messa è stata celebrata alla presenza delle Autorità comunali e militari e di numerosi fedeli, delle Associazioni d’arma ed è stata animata dal coro della Chiesa del Santo Bambino di Praga.
Nel corso della mattinata commemorativa si è svolta la benedizione di tre corone, da parte dal parroco, don Umberto: in Piazza Comando, di fronte alla grande ancora posta in memoria dei caduti in mare, al civico cimitero presso il sacrario militare e ai piedi grande cippo granitico. Durante le deposizioni delle corone, da parte delle autorità civili e militari, erano presenti un picchetto armato della Marina e la Banda musicale S. Domenico Savio che ha suonato “Il silenzio” e altri inni, ed è stata data lettura della “Preghiera del Marinaio”.