Gio. Nov 21st, 2024

IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi

Ricorre il 18 novembre la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Ritessere fiducia” è il tema scelto per il 2024.
“Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente” – scrive la Presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili Chiara Griffini – “In ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”.
L’immagine scelta per il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura” – spiega ancora la Presidente -, “come evocato dal dipinto “Sacco e oro” di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire “di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr Gen 41,42)”.
I contenuti per l’animazione, che si prestano ad essere utilizzati anche lungo l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime: “persone che stanno cercando con fatica di ritessere la fiducia spezzata in loro da abusi subiti in prima persona o dai loro figli da parte di sacerdoti e operatori pastorali laici”.Ricorre il 18 novembre la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Ritessere fiducia” è il tema scelto per il 2024.
“Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente” – scrive la Presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili Chiara Griffini – “In ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”.
L’immagine scelta per il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura” – spiega ancora la Presidente -, “come evocato dal dipinto “Sacco e oro” di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire “di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr Gen 41,42)”.
I contenuti per l’animazione, che si prestano ad essere utilizzati anche lungo l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime: “persone che stanno cercando con fatica di ritessere la fiducia spezzata in loro da abusi subiti in prima persona o dai loro figli da parte di sacerdoti e operatori pastorali laici”.Ricorre il 18 novembre la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Ritessere fiducia” è il tema scelto per il 2024.
“Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente” – scrive la Presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili Chiara Griffini – “In ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”.
L’immagine scelta per il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura” – spiega ancora la Presidente -, “come evocato dal dipinto “Sacco e oro” di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire “di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr Gen 41,42)”.
I contenuti per l’animazione, che si prestano ad essere  utilizzati anche lungo l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime: “persone che stanno cercando con fatica di ritessere la fiducia spezzata in loro da abusi subiti in prima persona o dai loro figli da parte di sacerdoti e operatori pastorali laici”.

I materiali sono disponibili sul sito istituzionale e scaricabili dal pulsante sottostante

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