“Costruire un nuovo mondo di pace in dialogo con gli altri“. È stato questo l’invito che Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, ha rivolto ai presenti nella chiesa di Cristo Re durante l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Facoltà Teologica della Sardegna che si è svolta lunedì 14 ottobre. La celebrazione, alla quale hanno partecipato i Vescovi dell’Isola e i docenti della facoltà, ha anticipato l’apertura solenne che si è tenuta nell’Aula Magna di via Sanjust.
Nel suo intervento, l’Arcivescovo Baturi ha auspicato che l’inaugurazione potesse essere occasione di pace e riconciliazione, sottolineando l’urgenza di promuovere iniziative che favoriscano l’incontro e il dialogo, soprattutto in un’epoca segnata da conflitti globali. «È necessario – ha dichiarato Baturi – vivere esperienze di incontro con gli altri, poiché è solo attraverso il dialogo che si può costruire un futuro di pace».
Durante la cerimonia, il preside della Facoltà, don Mario Farci, ha tracciato il bilancio dello scorso anno accademico, evidenziando dati che riflettono la vitalità dell’istituzione. Attualmente, la Facoltà conta 399 iscritti: 115 frequentano i corsi della Facoltà stessa, 116 quelli dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Cagliari, e 104 sono iscritti al polo di Sassari-Tempio-Ampurias Euromediterraneo. Inoltre, 217 docenti di religione cattolica stanno seguendo un corso di aggiornamento in preparazione al concorso bandito dal Ministero dell’Istruzione.
Questi numeri certificano il ruolo cruciale della Facoltà come centro culturale e spirituale, che continua a dialogare con altre istituzioni del territorio. Don Farci ha annunciato che le collaborazioni in essere sono in crescita e che in futuro verranno ulteriormente ampliate per rafforzare il legame con altre realtà accademiche e sociali.
La prolusione inaugurale è stata affidata al professor Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’Università di Roma Tre, che ha approfondito un tema di grande rilevanza: “Fine del cristianesimo, religione degli italiani”. Diotallevi ha presentato una panoramica sulla trasformazione del cattolicesimo in Italia, richiamandosi alla sua recente pubblicazione La Messa è sbiadita, nella quale si analizza la partecipazione degli italiani ai riti religiosi dal 1993 al 2019. Il docente ha evidenziato come il contesto sociale dei credenti sia profondamente cambiato rispetto a qualche decennio fa, e ha suggerito che questa evoluzione porterà a ulteriori cambiamenti in futuro.