Oggi, la Chiesa ha celebrato Santa Teresa di Gesù Bambino, conosciuta anche come Teresa di Lisieux, una delle figure più amate del cattolicesimo. Nata in Francia nel 1873, Teresa crebbe in una famiglia profondamente religiosa, dove apprese fin da piccola che il dolore non andava semplicemente accettato, ma offerto a Dio. Un principio che influenzò profondamente il suo percorso di vita e spiritualità.
Già da bambina, Teresa visse diverse prove, tra cui la perdita della madre e l’ingresso in convento delle sue sorelle maggiori, che la lasciarono in uno stato di solitudine. Il dolore, però, la avvicinò sempre più a Gesù. A soli 15 anni, entrò nel Carmelo di Lisieux, dove prese il nome di suor Teresa di Gesù Bambino. Lì trovò pace e nutrì una fede profonda, dedicandosi interamente a Dio. Tuttavia, la sua vita spirituale fu segnata dalla “notte dello spirito”, un periodo di aridità interiore in cui sentì l’assenza di Dio. Un’esperienza che la portò a comprendere l’importanza dell’amore divino e della fiducia incondizionata in Dio. È proprio durante questa prova che Teresa elaborò la sua “piccola via”, una spiritualità semplice basata sulla fiducia totale in Dio e sulla santità nelle piccole cose quotidiane. Teresa credeva che non fossero necessari gesti eroici per raggiungere la santità, ma piuttosto un cuore aperto all’amore misericordioso di Dio. Un concetto rivoluzionario, espresso con parole semplici e accessibili, è raccolto nel suo capolavoro “Storia di un’anima”, un’autobiografia in cui condivide la sua vita spirituale, le sue sofferenze e le sue gioie, mostrando che anche nei gesti più semplici si può trovare la via verso Dio.
Le sue riflessioni hanno profondamente influenzato la spiritualità cristiana, portando Papa Giovanni Paolo II a proclamarla Dottore della Chiesa nel 1997. Nonostante la sua breve vita, conclusasi a soli 24 anni, Teresa ha lasciato un’eredità spirituale che continua a ispirare milioni di fedeli nel mondo. La “piccola via” di Santa Teresa insegna che la santità è accessibile a tutti, attraverso la fiducia, l’umiltà e l’amore per Dio anche nelle piccole cose della vita quotidiana.
Le rose occupano un posto speciale nella vita e nel simbolismo di Santa Teresa di Gesù Bambino. Prima della sua morte, Teresa promise che, una volta in cielo, avrebbe continuato a far piovere grazie sulla terra, paragonando queste grazie a una pioggia di rose. Questo simbolo è diventato indissolubilmente legato alla sua figura e alla sua spiritualità.
Nel corso della sua vita, Teresa coltivò una profonda devozione verso l’amore di Dio, e considerava le rose come segno tangibile della grazia divina. Si narra che poco prima della sua morte, avesse detto: “Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra. Farò cadere una pioggia di rose”. Da allora, molte persone testimoniano di aver ricevuto rose come segno della sua intercessione, e le rose sono diventate il simbolo della sua promessa e del suo amore per l’umanità.
Nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi a Olbia, in occasione di questa ricorrenza, sono stati benedetti i petali di rose, in ricordo della promessa fatta da Santa Teresa prima della sua morte.